Marina di Ragusa: piazza Torre e piazza Dogana

Istituto scolastico: Istituto comprensivo “Enrico Berlinguer” di Ragusa, Scuola secondaria di primo grado
Docenti: Luciella Ragusa (referente e coordinatrice), Luciana Rosso, Rosa Gurrieri, Cristina Battaglia
Dirigente scolastico: Carmela Sgarioto
Classi: 1D, 2B
Tutor videomaker: Francesco Bocchieri

Gli alunni della 2B
Augeri Giulia, Baglieri Pietro, Bocchieri Andrea, Cascone Claudia, Catania Andrea, Cavaliri Carlo, Cultrera Giulio, Gambino Asia, Garfi’ Carlo, La Tona Anna, Lamia Helena, La Porta Sara, Latino Simone, Marchetti Andres, Occhipinti Lorenzo, Piccitto Nicolò, Politino Denise, Rusiceanu Alessandro, Saliaj Samuele, Tona Gabriele, Tumino Raffaele, Vico Gaia

Gli alunni della 1 D
Aggius Vella Leonardo, Antoci Alessandra, Azzaro Marta, Campo Sofia, Canuto Elena, Cilia Giuseppe, De Luca Gaia, De Vita Angela, Di Fatta Gabriele, Distefano Morgana Rita, Enea Ionui Darius, Firrincieli Alessio, Fracanzino Andrea, Gentile Shakira Selene, Guglielmo Alessia, Gurrieri Giada, Gurrieri Michelle Agata, Iurato Desiree, Leggio Andrea, Mirabella Giorgia, Noto Salvatore, Parcalabescu Bogdan Andrej, Scalone Leonardo, Zaverini Alessia, Infantino Matilde

SONO STATI INTERVISTATI:
Giuseppe Buscema, sottotenente in congedo della Guardia di Finanza
Rosario Carnemolla , ex pescatore di Mazzarelli
Saro Distefano, esperto di storia locale e membro dell’Associazione di Storia Patria 
Cecilia Tumino, appartenente alla famiglia dei titolari della storica ditta della lavorazione del pesce
Antonio Vagliano, luogotenente in congedo della Guardia di Finanza

IL PROGETTO
I fase: formazione docenti: novembre/dicembre
II fase: progettazione con alunni e docenti
III fase: ricerca di tracce storiche e di fonti orali, iconografiche, scritte e materiali
IV fase: incontro degli alunni con il videomaker Francesco Bocchieri e il prof. Gianpaolo Fissore sulle tecniche di ripresa e di conduzione delle interviste
V fase: osservazione diretta dei monumenti storici di interesse e interviste a esperti di storia locale e a persone comuni
VI: elaborazione del materiale, ricostruzioni storiche-geografiche – culturali e riflessioni finali

Il progetto trae ispirazione dalle ricerche storiche del prof. Uccio Barone Tracce mancanti ai Cabrera e Ragusa capitale di uno stato feudale e dalla sua lezione sulla centralità della Sicilia nei traffici commerciali nel Mediterraneo. La nostra attenzione si è focalizzata sulle Torri del nostro territorio e in particolare su Marina di Ragusa:  su ciò che rimane della Torre Celestre, antico baluardo a difesa di importanti rotte mercantili e di una florida produzione agricola; sull’antico porticciolo di pescatori e sulla lavorazione del pesce; sulla vecchia Dogana e sull’attività dei finanzieri impegnati nella lotta contro il contrabbando di sigarette. Ci siamo soffermati su Piazza della Dogana e Piazza Torre, ricercandone l’origine; raccogliendo vecchie fotografie. La collezione di storiche cartoline di F. Camagna ci ha fornito immagini di una paesaggio che non c’è più, le immagini di Google Earth ci hanno offerto nuove prospettive. Abbiamo  individuato i luoghi dove erano vecchi magazzini, edifici  poi demoliti, come la “Camparia”, o trasformati in eleganti residenze turistiche. I ragazzi hanno letto pagine di autori locali: G. Gurrieri, M. Arezzo, G. Veninata, libri arricchiti da una preziosa documentazione storica, ancora conservata con cura dall’Archivio di Stato di Ragusa. 

Dagli atti dell’Archivio di Stato emerge che la torre seicentesca fu fatta costruire dal funzionario della Contea Francesco Celestre e che la torre subì frequenti incursioni dei pirati, mentre il Magazinello settecentesco in Piazza Dogana  (scalo vecchio) era solo un magazzino prima di essere dato in dotazione alla Guardia di Finanza negli anni ’50. Nel 1947 la famiglia Tumino (come ci racconta la stessa Cecilia Tumino ) aprì lo stabilimento industriale (vi lavoravano 50-60 operai ) di conserve di pesce e di ortaggi, poi demolito per far posto ad un elegante condominio con centro commerciale. E la “camparia”, sita di fronte alla torre, ancora visibile nelle immagini Google, che era stata magazzino di cereali e carrube, poi centro di salatura del pesce, diventa pescheria prima di essere demolita nella riqualificazione urbanistica. 

Il porto di Mazzarelli negli anni ’50 cessò di essere un porto commerciale (anche porto di pietra asfaltica), perché non collegato alla ferrovia; negli anni ’70 non c’erano più i pescherecci né le barchette dei pescatori-contadini e oggi Piazza Dogana è solo un nome. Nel 1998 è stata infatti chiusa la caserma della Guardia di Finanza, oggi struttura ricettiva. 

La borgata di Mazzarelli (“piccoli approdi” nella lingua araba) dal 1928 cambiò il nome in Marina di Ragusa su richiesta del Podestà S. Spadola, con decreto n. 72 del Re Vittorio Emanuele III del 25 marzo, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.91 18 aprile 1928.

Negli ultimi decenni alle varcuzze, paranze e sardare, dei pescatori si sono sostituiti sfreccianti motoscafi e imbarcazioni di diporto.Le testimonianze dei finanzieri, della signora Tumino e del pescatore Carnemolla ci hanno riportato indietro nel tempo. 

BIBLIOGRAFIA:
Giuseppe Gurrieri, Marina Di Ragusa, Storia Di Una Perla Del Litorale Ibleo, Ars, Ragusa, 2018
Mimì Arezzo, Una Ragusa Da Amare, Quel Favoloso Secolo Scorso,  Mimi’ Arezzo Editore, Ragusa, 2005
Giorgio Veninata, Mazzarelli. Frammenti di storia dalle origini al 1928, Ragusa 2008