La Parrocchia di Madonna di Campagna
Via Cardinal Massaia 98
Video 4’42”
Testimone: Marcello Gottardo
Fotografie e Montaggio: Chiara Dalmaviva
PROGETTO Diari di Comunità/BeeO OrtiAlti -Cliomedia Public History – Artway Of Thinking – Archivio Nazionale Cinema d’Impresa
La chiesa parrocchiale di Madonna di Campagna è stata più volte ricostruita sul luogo dove a metà del 1500 i frati cappuccini, giunti dalla Liguria, costruirono una cappella per celebrare la messa. L’ultima ricostruzione risale al 1949 dopo il bombardamento dell’8 dicembre 1942 che provocò la distruzione dell’edificio e 64 vittime.
Marcello Gottardo, che fin da giovane ha partecipato come catechista e animatore alle attività della parrocchia, si sofferma in particolare sulla storia del gruppo giovanile noto come il “3G”, acronimo da Gruppo Giovanile Gradior. Nel gruppo, formatosi alla fine degli anni Cinquanta intorno alla figura di Padre Benigno (al secolo Giovanni Cismondi), si sperimentò qualcosa di inedito per l’epoca: la condivisione degli spazi e delle iniziative dell’oratorio fra ragazze e ragazzi, insieme. Il 3G, a cui non venne deliberatamente assegnata nessuna etichetta religiosa, accolse nel corso degli anni Sessanta, nel clima di rinnovamento che attraversò tanti ambienti del mondo cattolico sotto la spinta del concilio Vaticano II, giovani che provenivano da percorsi diversi (sia di scuola che di lavoro) e cominciavano a misurarsi con l’impegno nel volontariato, nel sindacato, nella politica. Varie coppie si sposarono proprio dopo essersi conosciute nel 3G.
In seguito il termine 3G subì una totale traslazione di significato, diventando sinonimo di “luogo dei giovani”, praticamente l’oratorio di Madonna di Campagna. Molti dei ragazzi che oggi frequentano la parrocchia ne ignorano il significato, accontentandosi di usare il termine per definire i locali di ritrovo.